Affrontare la malattia oncologica è per tutti un’esperienza non facile, sia per chi la vive in prima persona, sia per chi deve fornire supporto ed assistenza. Talvolta, anche solo qualche minuto in solitudine può contribuire a recuperare le proprie energie e il proprio equilibrio.
Per questo allo IOV sono state allestite le “Stanze del silenzio”, una all’Ospedale Busonera, l’altra, a disposizione dei pazienti ricoverati in area medica e dei loro familiari, all’interno dell’Hospice dell’Ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto. Entrambe saranno accessibili dal lunedì al sabato.
Si tratta di spazi neutri destinati al raccoglimento, alla meditazione, alla preghiera, all’elaborazione del lutto e della sofferenza.
Le “stanze del silenzio” o “quiet room” sono una realtà in molti centri oncologici del mondo e ora sono disponibili anche allo IOV. Sono spazi accoglienti, privi di simboli religiosi, accessibili ai pazienti e ai loro familiari, ma anche al personale sanitario, per stare, da soli o in piccoli gruppi, nel rispetto reciproco, a meditare, pregare o anche semplicemente per staccare per qualche istante dallo stress della malattia.
Il Direttore generale dello IOV-IRCCS, Maria Giuseppina Bonavina, sottolinea che «riuscire a offrire spazi di meditazione significa soprattutto dare, una volta di più, una risposta umanizzante alla cura della persona. Al fianco delle diagnosi, delle terapie, ognuno di noi di fronte a situazioni difficili può avere bisogno di raccoglimento e allo IOV uno spazio dedicato non poteva mancare. Offrire spazi per questi scopi all’interno di strutture pubbliche credo sia un segno di civiltà e di condivisione. Al di là di qualsiasi differenza e credo religioso, un luogo di silenzio riporta sempre all’essenza fondamentale di esseri umani, che tutti noi siamo. E per questo sono sinceramente orgogliosa di questa iniziativa che considero indispensabile per un Istituto come il nostro».
Fonte: Istituto Oncologico Veneto
Foto: fornite dallo IOV
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